giovedì 26 novembre 2015

Pizza Bianca con le Patate con PolpaDorto Cipolla e Rosmarino

Oggi vi propongo la rivisitazione di una ricetta che avevo già pubblicato.
Io amo molto le pizze bianche e vi avevo già proposto la pizza con patate cipolle e rosmarino... la differenza sta nel fatto che per realizzarla ho utilizzato il PolpaDorto Cipolla e Rosmarino invece che la cipolla affettata e il rosmarino fresco.  
Non c'è che dire... ho risparmiato tempo ma il risultato è sempre ottimo... ho spalmato 4 cucchiai di questo prodotto sulla pasta di pizza poi ho condito con patate e mozzarella. L'unica cosa che mi dispiace è che attraverso il blog non si possa sentire il profumo di questa pizza in fase di cottura... era davvero strepitoso!!!




Ingredienti:

300 g di pasta per la pizza
2 patate di media grandezza
3 cucchiai di PolpaDorto Cipolla e Rosmarino
1 mozzarella
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
sale

Ungere con metà olio una teglia e stendere la pasta della pizza. Cospargere bene con il PolpaDorto Cipolla e Rosmarino.


Pelare le patate e affettarle sottili. Condire con il restante olio e sale.


Stendere uno strato di patate sopra il PolpaDorto.


Sbriciolare la mozzarella su tutta la superficie.


Infornare a 200° per 20-25 minuti.


Servire calda.










sabato 14 novembre 2015

Risotto al Tartufo

Ancora un risottino buono buono... giusto per tenerci in allenamento per l'apertura della nostra Risotteria ;-)
Dopo le precisazioni fatte per la preparazione del risotto alla zucca, eccomi con un'altra ricetta molto autunnale; il risotto con il tartufo nero.
Mi considero proprio fortunata perché nelle colline parmensi si trova anche questo buonissimo prodotto, in particolar modo in Val Baganza, che vanta in Fragno (piccola frazione di Calestano) un posto ideale per la raccolta di questo prezioso tubero.
In passato la ricerca del tartufo veniva fatta con i maiali che però, nel tempo, sono stati sostituiti dai cani in quanto animali più "governabili" e ubbidienti.
Da circa metà ottobre fino alla metà di novembre a Calestano, ogni domenica, si festeggia questo buonissimo prodotto ed è l'occasione migliore per acquistare il tartufo ma anche per andare a mangiare nei vari ristoranti/trattorie che lo propongono a tutto menù.


Ingredienti:

320 g di riso arborio o carnaroli
40 g di burro
1/4 cipolla bianca
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1,2 l circa di brodo vegetale
50 g di tartufo nero
40 g di Parmigiano grattugiato
sale


Far appassire la cipolla in una pentola insieme a una parte del burro (un cucchiaio scarso preso dal totale).


Unire il riso e farlo tostare per un paio di minuti mescolando continuamente. Versare il vino, alzare la fiamma e farlo sfumare sempre mescolando.


Aggiungere poco alla volta il brodo bollente, facendolo assorbire tutto prima di aggiungerne altro. Continuare la cottura mescolando finché il riso non sarà quasi cotto.


Nel frattempo pulire bene il tartufo nero.


Una parte l'ho grattugiata e il restante l'ho ridotto in lamelle molto sottili.


Quando il riso è quasi cotto versare il tartufo grattugiato e mescolare.


Spegnere il fuoco e mantecare con il burro.


Aggiungere anche il Parmigiano grattugiato e una parte di tartufo a lamelle. Mescolare bene e lasciar riposare un paio di minuti per fare in modo che i sapori si mescolino bene fra di loro.


Tenere qualche lamella da parte per decorare i piatti.



mercoledì 11 novembre 2015

Risotto Zucca & Philadelphia

Per chi non l'avesse notato sono in vena di cucinare con la zucca... Non è un ingrediente che utilizzo spesso ma, quando mi decido a comprarla, mi ricordo che in realtà ha un sapore che mi piace e soprattutto che si presta a molti abbinamenti. Questa volta ho preparato qualcosa che potesse piacere anche al mio piccino, un bel risotto caldo e colorato come le foglie dorate dell'autunno e col profumo che sa di casa e di avvolgente. Una coccola per il palato ma anche per gli occhi.
L'aggiunta di un formaggio come il Philadelphia lo ha impreziosito e reso ancora più cremoso. 
Ha ragione il mio bambino quando dice che dovremmo aprire una risotteria... fare il risotto è quasi un'arte, quando si porta in tavola un risotto ben riuscito è davvero una soddisfazione enorme.
Ci sono dei passaggi che sono fondamentali per la riuscita di un buon risotto: la tostatura del riso che serve per "impermeabilizzare" i chicchi e dare una tenuta straordinaria in fase di cottura, l'aggiunta di brodo un mestolo per volta con il continuo mescolare perché non stiamo solo lessando del riso nell'acqua e, infine, la mantecatura che è necessaria per fare in modo che si formi la parte cremosa e l'effetto lucido e straordinario che deve avere un piatto ben riuscito.



Ingredienti:

320 g di riso Carnaroli
1,2 l di brodo vegetale
1/2 cipolla
1/2 bicchiere di vino bianco secco
300 g di zucca
1 cucchiaino di PolpaDorto Scalogno e Timo
2 cucchiai di Philadelphia
40 g di burro
60 g di Parmigiano grattugiato
sale

Far sciogliere il burro e versare la cipolla tritata finemente. Farla soffriggere a fuoco basso per una decina di minuti


Tagliare la zucca in piccoli cubetti.


Aggiungere la zucca nella pentola, un pizzico di sale e mescolare. Aggiungere anche un cucchiaino di PolpaDorto Scalogno e Timo.


Versare il vino bianco secco e alzare la fiammo per far evaporare.


Lasciar cuocere finché il sugo si sarà ben ristretto.


Aggiungere il riso e far tostare finché i bordi dei chicchi non saranno quasi trasparenti. Mescolare bene.


Aggiungere poco alla volta il brodo vegetale, mescolando molto spesso.


Portare a cottura continuando ad aggiungere brodo. Aggiustare di sale. Spegnere il fuoco e mantecare con 2 cucchiai abbondanti di Philadelphia. 


Mescolare bene e aggiungere anche il Parmigiano grattugiato. Lasciar riposare, con un coperchio, per un paio di minuti.


Servire il risotto nei piatti ancora caldo.


E questa è la mia produzione ad uncinetto per questo inverno... ;-)





sabato 7 novembre 2015

Halloween 2015 - Pennoni con Zucca Guanciale e Porcini

Questo primo piatto è quello che ho cucinato per la sera di Halloween. Abbiamo festeggiato in casa insieme ai nonni e, dopo cena, ho portato il mio piccino, travestito da pipistellino, a fare dolcetto o scherzetto nel condominio dove viviamo. Si è divertito tantissimo, a lui piace proprio tanto questa festa e, ormai che è un po' più grandicello, gli piace partecipare anche alla fase dei preparativi e della decorazione della casa. 
Vabé, torniamo alla ricetta... questo sughetto per la pasta è davvero buono, i sapori si mescolano insieme benissimo e il colore è azzeccato per questa festa, arancione zucca ;-)))
C'è da dire che, anche per chi non ama il sapore dolciastro della zucca, questa ricetta va proprio bene perché il dolce è smorzato dal guanciale che è bello saporito.


Ingredienti:

400 g di pennoni napoletani grossi
300 g di zucca
120 g di guanciale
80 g di porcini freschi
1/4 di cipolla
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1 cucchiaio di PolpaDorto Cipolla e Rosmarino
50 g di Parmigiano grattugiato
sale
pepe


Tritare finemente 1/4 di cipolla e mettere a soffriggere nell'olio. Coprire e lasciar appassire finché non sarà diventata trasparente.


Aggiungere il guanciale a pezzettini abbastanza sottili (circa 2 mm di spessore) e far rosolare un paio di minuti.


Tagliare a cubetti la zucca e aggiungerla nella padella.


Mescolare bene, alzare la fiamma e sfumare con il vino bianco. Lasciar evaporare per una decina di minuti mescolando ogni tanto.


Abbassare la fiamma e aggiungere un cucchiaio di PolpaDorto cipolla e rosmarino. Mescolare bene.


A questo punto aggiungere i porcini affettati finemente e tagliati a pezzetti.


Aggiustare di sale e versare un pizzico di pepe. Far cuocere finché il sugo non si sarà ristretto e risulterà cremoso.


Far cuocere i pennoni in abbondante acqua salata, scolare e condire con il sugo, aggiungere il Parmigiano grattugiato e mescolare bene.


Servire nei piatti.


Questi sono i due antipastini che ho servito prima della pasta. delle mummie di wurstel e pasta sfoglia


E dei ragnetti fatti con i salatini e il formaggio cremoso.






giovedì 5 novembre 2015

I Pizzoccheri Valtellinesi

I Pizzocheri sono un formato di pasta riconosciuto come prodotto tipico della Valtellina. Si tratta di una sorta di tagliatelle corte e più spesse delle normali tagliatelle che vengono fatte mescolando 2/3 di farina di grano saraceno e 1/3 di farina di frumento.
La prima volta che li ho mangiati è stata durante uno dei miei bellissimi giri a Livigno che a me piace tantissimo ma, purtroppo, non visito già da qualche anno.
Il condimento tipico della zona è con la verza, con le patate a pezzetti, con il formaggio tipico e con il classico burro e salvia.
La ricetta l'ho seguita fedelmente ma non davano lo stesso calore che regalano quando vengono mangiate bollenti in un ristorante tipico della montagna ;-))) anche se sono davvero buonissimi anche mangiati a casa.



Ingredienti:

300 g di Pizzoccheri
200 g di patate
150 g di verza
150 g di formaggio Bitto o Casera
50 g di Parmigiano grattugiato
80 g di burro
1 spicchio di aglio
sale

Tagliare a cubetti le patate.


Mondare la verza e tagliarla a striscioline.



Cuocere le verdure in acqua bollente salata per 10 minuti (io ho messo anche un paio di foglie di salvia).



Aggiungere ora i pizzoccheri e farli cuocere per il tempo indicato sulla confezione.



Tagliare a cubettini piccoli il formaggio (io ho usato il Bitto).



Far sciogliere il burro insieme allo spicchio d'aglio (che ho lasciato intero e ho tolto alla fine) e a qualche foglia di salvia fresca.



Scolare i pizzoccheri e le verdure e versarli in una teglia capiente.


Versare il burro fuso e la salvia e mescolare bene. Aggiungere anche il Bitto a cubetti e mescolare. 


Spolverizzare con il Parmigiano grattugiato e mescolare ancora.

                                        

Servire i pizzoccheri ancora bollenti oppure, se volete prepararli un po' in anticipo, riscaldateli nel forno un paio di minuti così il formaggio si fonderà ancora meglio.